Il tempo non passa mai!

08/05/2018 AIS Marche Altre news
Il tempo non passa mai!

Sarà il territorio,
sarà il clima, saranno le uve che in questo “terroir” acquistano caratteri unici che si trasferiscono al vino? Fatto sta che all’ultima edizione del Vinitaly, organizzato dal Consorzio tutela vini Collio, si è svolta una mirabile degustazione guidata dalla giornalista Veronika Crecelius orientata a far emergere la longevità dei vini del Collio. Presentati dai produttori, la sequenza ha visto il servizio di sei campioni datati, i più “giovani” del 2012 il più “maturo” del 2008.
Il Presidente del Consorzio, il dottor Robert Princic, ha evidenziato le potenzialità di quest’angolo di terra italiana racchiuso tra il fiume Isonzo e lo Judrio che rappresenta l’area collinare della provincia di Gorizia. Si è soffermato sul particolare terreno chiamato “ponca”: un complesso sedimentario composto da marne e arenaria depositatesi in ambiente marino attraverso frane a formare stratificazioni; sul clima con le Alpi a proteggere dai venti freddi da nord, e l’Adriatico che con le sue brezze mitiga le temperature. Circa 1500 gli ettari vitati, suddivisi tra gli otto comuni inseriti nell’area di produzione, costituiscono una delle zone italiane a maggiore vocazione per la produzione di vini bianchi. Ecco i campioni:
Collio Doc 2012 Pinot Bianco di Alessandro Pascolo, Dolegna del Collio. L’annata non è stata delle migliori, l’inverno asciutto e un’estate calda hanno prodotto siccità e portato le uve a maturare anticipatamente. Il vigneto è esposto a sud/est e la “ponca” è presente. La lavorazione è totalmente in acciaio. Giallo oro cristallino, l’olfatto si apre su note ossidative che svaniscono subito lasciando spazio a fruttati maturi e minerali di pietra focaia. Nonostante l’annata calda, il vino è eccellente al gusto con una fresca sapidità che rende la bevuta fluida e netta.
Collio Doc 2012 Friulano Zegla di Renato Keber, Cormòns. Zegla è una collina particolarmente vocata al friulano. La vendemmia è stata leggermente anticipata per via dell’annata calda, la vinificazione prevede la macerazione delle bucce e una lunga sosta sulle fecce fini. Il vino matura per circa 12 mesi in barrique. Nel calice è giallo oro luminoso. L’olfatto è ampio e dolce con ricordi di frutti gialli maturi e vaniglia, anice stellato e miele d’acacia. Possente la struttura gustativa con una freschezza invitante ben bilanciata alla morbidezza.
Collio Doc 2012 Sauvignon Tenuta Borgo Conventi, Farra d’Isonzo. L’Azienda possiede molti ettari a sauvignon e per questo monovarietale seleziona i migliori grappoli. Il vigneto non è defogliato per proteggere i grappoli durante le caldi estati. La vendemmia si esegue solo quando il proprietario, assaggiata l’uva, la giudica “matura”. Illumina il calice con un cristallino giallo paglierino. Al naso tutte le fragranze del sauvignon: peperone e bosso, pesca bianca e pera, fiori gialli e pietra. Eccellente la persistenza che si stempera su freschezza e sapidità.
Collio bianco Doc 2012 “La Mont-Brach” Bracco, Brazzano di Cormòns. Uvaggio classico per questo sorprendente Collio bianco: friulano 50%, sauvignon 25%, malvasia istriana 25%. Lavorato solamente in acciaio e cemento, esprime tutta la straordinarietà del territorio. Brillante giallo oro il naso si offre molto variegato. Le tre uve imprimono molteplici caratteri: aromatico di erbette mediterranee, fruttato di frutta gialla matura, floreale di tarassaco e mimosa e note minerali di gesso. Grande corpo, sapidità, avvolgenza e freschezza.
Collio Doc Friulano 2009 Ronco Blanchis, Mossa. La vigna è collocata su una collina umida, tra la fine di agosto e l’inizio di settembre continue foschie favoriscono lo sviluppo della botritis. Il 50% delle uve sono vendemmiate a maturazione il resto lasciato in pianta per essere attaccato dalla muffa. Il giallo oro illumina il calice. L’olfatto si snoda su canditi di buccia d’arancia e di limone, l’albicocca e la pesca gialla sono sciroppate, le rose gialle leggermente appassite e poi le spezie preziose che ricordano lo zafferano e cardamomo. Il corpo è sinuoso e snello, fresco e sapido, avvolgente e persistente. Un vino veramente “buono”.
Collio Doc Chardonnay 2008 “Ronco Cucco” Tenuta Villanova, Farra d’Isonzo. Buona annata, con scrosci d’acqua nei momenti opportuni e tanto sole. Le uve mature sono fermentate e in seguito maturate in barrique. Il calice si riempie di sfavillante luminosità dorata. L’olfatto apre su note di frutta cotta e in confettura, mela cotogna, albicocca e ananas, i fiori gialli sono disidratati e ingentiliti dal profumo della vaniglia. La beva, fresca e avvolgente, è lunghissima con rimandi alla mela cotogna in confettura.
In chiusura qualsiasi commento sarebbe inutile. Territorio, colline, ponca, clima, esposizione, brezze marine, vitigni e .. uomo: la ricetta ideale per creare eccellenze!

Stefano Isidori
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