Planeta, un pezzo di Sicilia

06/08/2019 AIS Marche Altre news
Planeta

Greci, Romani, Arabi, Normanni, Aragonesi, Spagnoli .. tutto, in Sicilia si trova di tutto. Ci troviamo nella Sicilia nord orientale. Catania e Messina. Etna e Milazzo. Luoghi pieni di fascino architettonico, paesaggistico, enologico. Per un appassionato di cose belle e buone è il “paese dei balocchi”, dove non si finisce mai di “divertirsi”. Tralasciando le bellezze architettoniche e paesaggistiche (vi lascio qualche foto per curiosità) concentriamoci su quelle enologiche.
Milazzo, si stende verso il mare su un promontorio di terra che getta a mare. E sopra? La Riserva Marina del Promontorio di Capo Milazzo e al suo interno, la Tenuta La Baronia, gestita dalla straordinaria winery Planeta, un nome una garanzia nell’enologia siciliana.
La Tenuta si estende per sette ettari su una lingua di terra che dall’isola punta a nord verso il Tirreno. Esposizione unica: le vigne ricevono la luce del sole dall’alba al tramonto. Il mare, che la cinge, mitiga le temperature piuttosto elevate. Il suolo di origine vulcanica alluvionale con strati profondi di argille e calcari, nutre in maniera dignitosa le preziose bacche che arrivano a maturazione tra la metà di settembre e i primi di ottobre. Nocera e Nero d’Avola principalmente, che confluiscono nelle due etichette: la DOC Mamertino (60&ì% Nero d’Avola, 40% Nocera) e la DOC Sicilia Nocera. Vini straordinari che raccontano il territorio con enfasi. Il Nocera ha connotati di frutti rossi e macchia mediterranea: lamponi, mirto, alloro e un leggero mentolato. Più austero il Mamertino che evidenzia un più ampio panorama olfattivo dove, oltre alle note fruttate e di macchia mediterranea del Nocera, lo speziato e il frutto scuro del Nero d’Avola si apre su speziature più complesse della barrique utilizzata per la maturazione.
Più a sud (circa 100 chilometri) si erge quello che tutti considerano il Vulcano più famoso in campo enologico: l’Etna. Qui, in Contrada Sciara Nuova, comune di Castiglione di Sicilia, l’Azienda Planeta ha recuperato un antico Palmeto dove, circondati da vigne e uliveti, accolgono gli ospiti per “raccontare” la storia della famiglia e far assaggiare i magnifici prodotti. Il terreno vulcanico originato dalla lenta degradazione della roccia lavica, permette alla vigna di crescere rigogliosa ed offrire frutti ricchi di sapidità. Influenzato dalle correnti che salgono dallo Ionio e raggiungono gli ambienti attraverso il fiume Alcantara che nasce dai Nebrodi e sfocia a Giardini Naxos, il clima è il più adatto alla maturazione del Nerello Mascalese (base della DOC Etna rosso) e del Carricante (base della DOC Etna bianco). Le etichette che sono state assaggiate sono registrate come Sicilia DOC, perché la vigna si erge a oltre 800 metri di quota (la DOC Etna prevede come altimetria dai 400 agli 800 metri sul livello del mare): questo non influisce sulla estrema qualità dei vini. Il Sicilia DOC Carricante “Eruzione 1614” 2017 possiede una straordinaria freschezza olfattiva con note floreale e vegetali (anche minerali) che si ritrovano al gusto con una più spiccata intensità. Il Sicilia DOC Nerello Mascalese “Eruzione 1614” affascina già alla vista con il tenue rosso rubino di ottima luminosità. All’olfatto i frutti neri rincorrono le spezie e la nota di zolfanello viaggia lieve sopra le note speziate. Al gusto la fresca sapidità regala profonde emozioni a ricordarci che sotto i nostri piedi “vive” un gigante buono: il vulcano.
Chiudo questo diario di ricordi, ringraziando la competente Elena che ci ha accolto sull’Etna, l’enologo Alessandro che ci ha accompagnati nella visita di Capo Milazzo e un abbraccio a Marco che ha reso possibile tutto ciò.
Grazie di cuore. 

Stefano Isidori

PS: le altre tenute Planeta? Al prossimo viaggio. 
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