Solfiti : il giusto utilizzo o non utilizzo - Venerdì 7 luglio, ore 18:30 - Cantina Bruscia, San Costanzo (PU)

22/06/2017 AIS Marche Eventi
Solfiti : il giusto utilizzo o non utilizzo
Venerdì 7 luglio - Cantina Bruscia, San Costanzo (PU)

Ore 18:30
Benvenuto
Conte Giulio 36 mesi Bianchello del Metauro spumante
Dott. David Soverchia
Saluto
Stefano Bruscia Az Bruscia
La valorizzazione dell’agroalimentare nella valle del Metauro
Prof. Paolo Ninfali, Università di Urbino Carlo Bo
Dipartimento di Scienze Biomolecolari
I solfiti ed i vini senza solfiti aggiunti: perché?
Dott.ssa Carolina Zara, Biologa
Una start up locale a sostegno dell’enologia
Dott. Luca Pierini, Biologo Nutrizionista
Lavoro in Vigna e Cantina per un vino senza Solfiti aggiunti
Dott. Giancarlo Soverchia, Enologo
Moderatore
Somm. Prof.sta Raffaele Papi
In degustazione
Az Bruscia tuf bianco e rosso
Giusti (lacrima)
Podere santa lucia (lacrima)
Terracruda (colli pesaresi)
Strologo (conero)
Tenuta santa lucia (mercato saraceno)
Monticino rosso (imola)

comunicato stampa

Venerdi 7 luglio alla Cantina Bruscia di San Costanzo si terrà un convegno sul tema dei Solfiti nel vino, dal titolo Solfiti: il giusto utilizzo o non utilizzo. Interverranno per l’occasione enologi, esponenti del mondo accademico, biologi ed agronomi, affrontando una tematica tanto attuale quanto controversa. Moderatore dell’incontro il  delegato AIS Urbino Montefeltro Raffaele Papi.
Il tema dell’utilizzo dei solfiti nei vini ed in generale nell’industria agroalimentare è diventato di grande attualità, infatti sempre più consumatori si interrogano sulla necessità del loro utilizzo e sugli eventuali danni che tali composti possono arrecare alla nostra salute. Diciamo subito  che I solfiti sono una categoria di sostanze chimiche impiegate comunemente nell’industria agroalimentare come conservanti. Note sono infatti le due proprietà principali di questi composti: quella antimicrobica e quella antiossidante. Tali proprietà hanno rispettivamente il potere di inibire l’azione di microorganismi responsabili dell’eventuale deterioramento di un prodotto alimentare e di agire su determinati enzimi propri di alcuni alimenti e che, attraverso l’azione dell’ossigeno,  causano un tracollo delle caratteristiche organolettiche dell’alimento che muta sapore, colore e caratteristiche originali. Molti sono i prodotti trattati con solfiti come ad esempio sciroppi e succhi di frutta, composte di frutta e alimenti conservati in genere e, naturalmente, nel vino. I solfiti presenti nel vino non sono solo quelli artificiali aggiunti ma anche naturali, infatti in fase di fermentazione i lieviti producono solfiti. Tuttavia questi solfiti naturali spesso non sono sufficienti a garantire l’integrità nel vino nel tempo e dunque i produttori di vino ricorrono all’utilizzo di solfiti di origine chimica. Sappiamo che ciò conta nel loro utilizzo è la quantità e sappiamo che pur essendo classificati come allergeni nella normativa, in verità non lo sono, poiché non hanno potere di provocare danni gravi alla salute. Proprio questi interrogativi tornano spesso tra gli amanti del vino, per la mancanza di chiarezza su questo delicato argomento. Questo convegno nasce con l’intento di dare risposte chiare e approfondite, attraverso le considerazione degli addetti ai lavori che si incontreranno appunto venerdì 7 luglio dalle ore 18.00 alla Cantina Bruscia di San Costanzo, pioniera nelle nostra Provincia della produzione di vini a bassissimo tenore di solfiti. Interverranno l’enologo David Soverchia, il Prof. Paolo Ninfali dell’Università di Urbino Carlo Bo, la Biologa Carolina Zara,Luca Pierini, Biologo Nutrizionista, l’Enologo Giancarlo Soverchia. Moderatore della serata il Delegato AIS Urbino Montefeltro Raffaele Papi. Per l’occasione Stefano Bruscia, titolare dell’omonima cantina, presenterà il Conte Giulio, metodo classico, 36 mesi sui lieviti. All’incontro saranno presentati i vini delle seguenti cantine: Az Bruscia, Giusti, Podere Santa Lucia, Terracruda , Strologo, Tenuta Santa Lucia , Monticino Rosso. Seguirà buffet di prodotti tipici. E’ gradita la prenotazione, l’ingresso è gratuito.
  
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