Un’Indimenticabile Serata di Vino Orvieto a Pesaro

26/10/2024 AIS Marche Eventi

La scorsa sera, il Charlie Urban Hotel di Pesaro ha ospitato un evento straordinario dedicato al Vino Orvieto, organizzato dall'AIS Marche Delegazione di Pesaro in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Orvieto. L’atmosfera era carica di entusiasmo e curiosità, grazie alla presenza di due relatori d’eccezione: Gian Luca Grimani e Maurizio Dante Filippi, che ci hanno guidato in un affascinante viaggio attraverso il territorio umbro.

Durante la serata, abbiamo esplorato la ricchezza dei suoli orvietani, che variano da vulcanici a argillosi, marini e calcarei, frutto di sedimentazioni ed evoluzioni geologiche. Le zone di produzione del Vino Orvieto si estendono sui due versanti del Fiume Paglia, dando vita a una zonizzazione che divide l'Orvieto Classico in quattro macro-zone, ulteriormente suddivisibili in sub zone. È affascinante sapere che ben 13 comuni della provincia di Terni e 5 della provincia di Viterbo sono coinvolti nella produzione di questa DOC, con la sotto zona dell’Orvieto Classico che circonda la Rupe, vicino alla storica città di Orvieto.

I protagonisti della serata sono stati i vitigni Grechetto e Procanico, che costituiscono il 60% della DOC, mentre il restante 40% è composto da altre varietà. Le tipologie di vino includono Orvieto Secco, Abboccato, Amabile, Dolce, Superiore e Tardivo. Dal 2010, è stata introdotta una nuova DOC per i Muffati, unica in Italia.

La serata ha avuto inizio con una fascinante carrellata sulla storia antica del Vino Orvieto, risalente agli Etruschi, che già utilizzavano le celebri grotte di tufo per la produzione vinicola. Gli ospiti hanno potuto immaginare pittori come Pinturicchio e Signorelli che, oltre a dipingere il Duomo di Orvieto, erano soliti ricevere parte del loro compenso in vino.

Il clou della serata è stata una sontuosa degustazione di dieci diverse declinazioni della DOC Orvieto. Ogni vino ha raccontato una storia unica, esprimendo le peculiarità del territorio:

1. Arcosesto (2023) di Altarocca – Un vino fresco e minerale, con una base vulcanica.

2. San Giovanni della Sala (2023) di Castello della Sala Antinori – Elegante e complesso, risultato di una fermentazione meticolosa.

3. Vigna del Prete (2022) della Cantina Custodi – Un’espressione raffinata dei terreni vulcanici.

4. Ora piana grande (2019) di Castello di Corbara – Un vino ricco, con un blend interessante di uve.

5. Mare Antico (2019) di Decugnano dei Barbi – Un omaggio alla mineralità delle sabbie marine.

6. Torricella (2019) della Cantina Bigi – Un classico con una bella struttura.

7. Tragugnano (2015) di Sergio Mottura – Un vino che racconta storie di fossili marini.

8. Campo del Guardiano (2014) della Cantina Palazzone – Un mix perfetto di freschezza e complessità.

9. Panata (2018) di Argillae – Una scoperta affascinante, con note di frutta matura.

10. Calcaia (2020) della Cantina Barberani – Un Muffa Nobile che incanta per la sua eleganza.

La serata si è conclusa con riflessioni sulle potenzialità future di questi vini, in merito alla loro longevità e versatilità. Somm. Prof.sta Raffaele Papi, Vice Presidente AIS Marche e Delegato AIS Pesaro, ha chiuso l'evento con un doveroso ringraziamento al Consorzio di Tutela Vino Orvieto.

Un evento che ha celebrato non solo il vino, ma anche la cultura e la tradizione di un territorio ricco di storia. Non vediamo l’ora di partecipare a prossimi appuntamenti!

Roberta Ridolfi


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